8 aprile...
Il 2021 è stato scelto come anno di Dante, ricorrendo il 14 settembre il settecentesimo anniversario della morte del Poeta, autore del poema più rappresentativo della nostra letteratura: La Divina Commedia.
La tradizione ci consegna due probabili date in cui collocare l’inizio del viaggio ultraterreno narrato nell’opera da Dante: il 25 marzo, che è stato ora scelto come DanteDì, la giornata dedicata a Dante, oppure l’8 aprile del 1300.
Da un’idea del prof. Massimiliano Calabrese in unione col Dipartimento di Lettere del Liceo Classico Pietro Giannone, abbiamo scelto quest’ultima data per dare vita alle celebrazioni del Sommo Poeta.
Si dice che i veri grandi poeti, quelli che incarnano valori universali, sono chiamati col solo nome personale, perché sono noti a tutti: Dante è come Omero, Virgilio, e, permettete il campanilismo, Eduardo; i poeti grandi, ma con fama più limitata al campo nazionale, si conoscono per il loro cognome: Ariosto, Tasso, Foscolo, Manzoni, Leopardi; quelli ancora meno noti hanno bisogno di un articolo per essere indicati: il Prati, l’Aleardi, il Belli.
In Dante riconosciamo non solo il massimo autore della Letteratura Italiana, ma anche il padre della nostra lingua, per la consapevolezza profetica che gli fece intuire l’importanza del volgare e gli sviluppi a cui era destinato, insieme all’unificazione politica d’Italia in un futuro, fantasmatico Regno d’Italia, che avrebbe assunto appunto la lingua “dove il sì suona” come lingua ufficiale.
Per onorare un tale genio, gli allievi delle classi ginnasiali, coordinate dal prof. Massimiliano Calabrese, e liceali, coordinate dalla prof.ssa Paola Caruso, dedicheranno la giornata dell’8 aprile a ricordare degnamente il Sommo Padre Dante, attraverso i modi che la loro creatività saprà suggerire.
Paola Caruso